mercoledì 23 dicembre 2015

Su pseudoscienza e risveglio

Lo scienziato americano Robert Lanza, autore di una teoria sull'immortalità
 della coscienza e accusato da molti suoi colleghi di occuparsi di pseudoscienza.

Fortunati i bambini che non hanno bisogno della conferma della scienza ufficiale per credere in qualcosa, perchè nel momento in cui ci credono fortemente per loro quella cosa diventa vera... ma non solo nel mondo dell'illusione, proprio nella realtà...Piu' andiamo in profondità dentro noi stessi, piu' scopriamo che la realtà esterna non esiste, che esiste tutto dentro di noi e lo manifestiamo inconsciamente...

Quindi, per chi ci crede, dal mondo della dualità in cui ci troviamo a vivere ora, dopo la morte passeremo al mondo dell'uno, quello della nostra coscienza che sperimenta il tutto, dove spazio e tempo non esistono o sono profondamente diversi da come li conosciamo ora, è uno stato abbastanza simile a quello del sogno lucido...E allora lì capiremo. Allenarsi ora al sogno lucido potrebbe essere una specie di palestra dove allenare la nostra coscienza, poichè come il sogno puo' essere fatto anche di incubi, al momento della morte se sbagliamo sogno è un problema non da poco, perchè non possiamo svegliarci, dobbiamo per forza rimanere lì a lottare contro i nostri demoni interiori. Non mi sto inventando niente, lo dicono la maggior parte delle religioni e delle filosofie orientali. Ora, ci si puo' credere o no, ad ognuno la scelta. Probabilmente Robert Lanza, essendo un uomo prima di essere uno scienziato, ci crede...

Rincaro la dose per la gioia degli increduli scientisti, che sicuramente a quest'ora mi avranno già preso per pazzo...ma vi assicuro che non lo sono, anzi mi ritengo molto piu' lucido di loro, che vivono dentro l'illusione della loro mente razionale e non lo sanno...Dicevo, quando l'anima lascia il corpo sperimenta il tutto, è nel tutto, in un granello di polvere, in un gatto, in una sedia, in una montagna...Per un po' di tempo la nostra coscienza è nella mente di Dio, ma non è che una fase...E' il momento in cui capiamo tutto, capiamo i nostri errori e decidiamo se reincarnarci o se passare oltre...

Quando invece si vive nell'illusione/prigione della propria mente neuronale, si identifica se stessi con un organo chiamato cervello che ha delle funzioni ben precise, come quelle di coordinamento motorio, calcolo, memorizzazione e che fra l'altro ha capacità limitate in quanto separato (da una sorta di barriera chiamata corpo calloso, presente specialmente nei maschi) in due emisferi, destro e sinistro, disconnessi tra loro...Ma noi non siamo il nostro cervello, come credono la maggior parte degli scientisti, siamo molto di piu'...

Li chiamo scientisti per distinguerli dai veri scienziati, che per me sono pochi (e probabilmente hanno una forma mentis che si avvicina piu' a quella di Robert Lanza, così tanto criticato dai reali pseudoscienziati, che sono la maggioranza, ovvero quelli che non riescono a vedere aldilà dei libri di scienza ufficiale che hanno letto e del proprio naso). Della serie, capacità di calcolo ottime ma capacità creative zero.

Devi credere che una cosa sia possibile, ad esempio una guarigione, ma crederci veramente, profondamernte, nel tuo intimo, senza autoingannarti, altrimenti non funziona. E poi ovviamente devi anche fare qualcosa di concreto, i passi giusti al momento giusto verso quell'obbiettivo...ma quella di solito è la parte piu' facile, perchè se ci credi davvero viene da sola, naturalmente, spontaneamente, guidata dalla tua mente inconscia...

I veri consumatori sono i giovani e le grandi multinazionali puntano su di loro, ne agevolano la scalata al successo e al potere. Ma è solo l'ennesimo inganno, l'ennesima illusione di questo mondo 3D che si perpetra nei secoli dei secoli. L'unica via d'uscita è il risveglio dell'io, che di solito avviene prima a livello individuale, personale, poi collettivo, nel caso venga raggiunta la massa critica, in maniera quasi automatica. Siamo in tempi di passaggio, finisce un'era e ne comincia un'altra, puo' finire una specie e nascerne un'altra...E' una lotta all'ultimo sangue, all'ultimo io risvegliato o perso.

domenica 20 dicembre 2015

Circolarità della storia: cicli di 72 anni

Riporto di seguito un mio post precedente che, anche se in maniera intuitiva, grossomodo riguardava la stessa teoria della circolarità della storia di Sibaldi:

"LA STORIA DEL MONDO E' UN PO' COME UNA PELLICOLA CINEMATOGRAFICA LA CUI MATRICE VIENE RIAVVOLTA OGNI VOLTA CHE IL FILM GIUNGE AL TERMINE, CON LA DIFFERENZA CHE IL REGISTA-CREATORE PUO' DECIDERE OGNI VOLTA, SE VUOLE, DI CAMBIARE IN MODO DINAMICO QUALCHE SCENA, PROPRIO MENTRE SCORRE LA PROIEZIONE, O DI AGGIUNGERNE QUALCHE ALTRA NUOVA. GROSSOMODO PERO' LA STORIA, NELLE SUE LINEE GENERALI, NELLE SUE TRAME, NEI SUOI ACCADIMENTI, SI RIPETE SEMPRE UGUALE, POICHE' NON E' TANTO IMPORTANTE LA STORIA IN SE' MA COME LA INTERPRETANO I VARI ATTORI PROTAGONISTI, ALL'INTERNO DEL RUOLO A LORO ASSEGNATO PRIMA DI ENTRARE IN SCENA (NASCERE). INFATTI L'UNICA COSA CHE CAMBIA VERAMENTE NELLA STORIA E' IL GRADO DI EVOLUZIONE ANIMICA DEI PROTAGONISTI, OVVERO DELLE NOSTRE ANIME ETERNE CHE IMPERSONANDO DEGLI AVATAR, SI CALANO HIC ET NUNC IN QUESTA REALTA' TRIDIMENSIONALE CHIAMATA PIANETA TERRA".


mercoledì 16 dicembre 2015

Fai pace con il cibo - Gina Abate

L'esercizio della "testa di ponte" (suggerito da Salvatore Brizzi)


Si tratta di un importante esercizio di presenza dell'IO SONO che serve a risvegliare il monaco guerriero che è in noi. Bastano 15 minuti al giorno, possibilmente sempre alla stessa ora (all'inizio potrebbe essere utile mettere la sveglia). E' un esercizio di presenza, come dicevo, quindi non è necessario assumere una postura meditativa classica (quella, per intenderci, seduti con schiena dritta e mani in grembo), lo si puo' fare anche mentre si stanno facendo altre cose, purchè queste non richiedano troppa concentrazione. Ad esempio non è indicato farlo mentre si sta lavorando al computer, invece è ideale se si sta facendo qualche lavoro fisico ripetitivo, come ad esempio, che so', stirare, lavare i piatti o, ancor meglio, mentre semplicemente si cammina. L'uso della terminologia militare, testa di ponte appunto, non è a caso, infatti richiama volutamente tale pratica. Si tratta cioè di "paracadutare" un soldato, ovvero il nostro Io superiore, oltre le linee nemiche, costituite da questà realtà 3D (che di fatto è, aggiungo io, territorio esclusivo di Satana, il quale lo governa imponendovi le sue basse frequenze). Lo scopo è di spezzare in 2 le linee nemiche in modo che si sentano pressate, attaccate sia di fronte (dal nostro pensare ed agire nel mondo, guidati dalla nostra spesso fragile mente razionale immanente), sia alle spalle, come nella strategia militare appunto. Mentre lo si fa è senz'altro utile ripetere mentalmente o a voce le parole IO SONO. Fatelo mi raccomando, e dopo un po' di tempo sarete sempre piu' presenti e non servirà nemmeno piu' la sveglia, lo farete quotidianamente in automatico. Spero di essere stato sufficentemente chiaro. Buon risveglio e a presto.

Per maggiori dettagli:
Salvatore Brizzi - La via del monaco guerriero (VIDEO)

giovedì 3 dicembre 2015

I 2 SENTIERI MAESTRI: LA CONOSCENZA E L'AMORE

Noi esseri umani siamo come bambini: ci fa paura tutto ciò che ci è oscuro, tutto ciò che non conosciamo! E in quanto esseri limitati a cui non è dato conoscere tutto e subito, proprio per vincere la paura dell'ignoto ci affidiamo alla fede e alle religioni. Queste sono creazioni della nostra mente caratterizzate da una funzione consolatoria ben precisa: servono a rassicurarci circa l'esistenza di un Dio onnipotente e onniscente, trascendente o immanente che sia, alle cui leggi, cure o promesse momentaneamente ci affidiamo, nell'attesa di evolverci verso la nostra divinità. Questo processo cognitivo-spirituale di consapevolezza, che puo' durare anche diverse vite, si snoda principalmente attraverso 2 sentieri maestri, apparentemente paralleli ma che in realtà confluiscono all'orizzonte: 1. il primo è il sentiero della conoscenza del mondo e di noi stessi; 2. il secondo è il sentiero dell'amore compassionevole degli uni verso gli altri e verso noi stessi.

giovedì 19 novembre 2015

Amore non significa altruismo obbligatorio...

L'amore non è altruismo obbligatorio, tanto piu' se è sofferto e poco gioioso. Prima di qualsiasi altra cosa dovremmo offrire noi stessi, ovvero la nostra comprensione, il nostro sorriso, la nostra inclusione, un po' come fanno i bambini. Gesu' diceva: "Ama il prossimo tuo come te stesso". Ma se uno non si ama è dura, non è vero? Per questo occorre prima di tutto amare se stessi. Quindi, a meno che non riusciamo a dimenticare completamente il nostro io nel gesto del dare, impariamo a conoscerci, risolviamo i nostri conflitti prima di sobbarcare gli altri dei nostri sensi di colpa e delle nostre frustrazioni. In poche parole, guardiamoci dentro fino a che il nostro cuore non sia pronto a dare con gioia e in maniera disinteressata.

martedì 17 novembre 2015

CORSI E RICORSI...

LA STORIA DEL MONDO E' UN PO' COME UNA PELLICOLA CINEMATOGRAFICA LA CUI MATRICE VIENE RIAVVOLTA OGNI VOLTA CHE IL FILM GIUNGE AL TERMINE, CON LA DIFFERENZA CHE IL REGISTA-CREATORE PUO' DECIDERE OGNI VOLTA, SE VUOLE, DI CAMBIARE IN MODO DINAMICO QUALCHE SCENA, PROPRIO MENTRE SCORRE LA PROIEZIONE, O DI AGGIUNGERNE QUALCHE ALTRA NUOVA. GROSSOMODO PERO' LA STORIA, NELLE SUE LINEE GENERALI, NELLE SUE TRAME, NEI SUOI ACCADIMENTI, SI RIPETE SEMPRE UGUALE, POICHE' NON E' TANTO IMPORTANTE LA STORIA IN SE' MA COME LA INTERPRETANO I VARI ATTORI PROTAGONISTI, ALL'INTERNO DEL RUOLO A LORO ASSEGNATO PRIMA DI ENTRARE IN SCENA (NASCERE). INFATTI L'UNICA COSA CHE CAMBIA VERAMENTE NELLA STORIA E' IL GRADO DI EVOLUZIONE ANIMICA DEI PROTAGONISTI, OVVERO DELLE NOSTRE ANIME ETERNE CHE IMPERSONANDO DEGLI AVATAR, SI CALANO HIC ET NUNC IN QUESTA REALTA' TRIDIMENSIONALE CHIAMATA PIANETA TERRA.

giovedì 12 novembre 2015

"Un altro mondo" - Trailer

Tralier Altro Mondo from Bluma Lab on Vimeo.

Un altro mondo è un film documentario che vuole raccontare la nostra vera forza e chi siamo realmente,
sfidando la visione moderna del mondo e riscoprendo i sistemi di valori delle società
antiche, come quella dei nativi americani. Si tratta di un viaggio che mette in luce come la fisica
quantistica stia riscoprendo le conoscenze degli antichi popoli tribali, di come loro interpretavano
la connessione tra l’uomo e l’universo. Il film dimostra anche scientificamente come
siamo tutti collegati, concetto meglio espresso nel saluto Maya In Lak'ech, che significa “Io sono
un altro te stesso” e dimostra anche quanto sia innaturale il senso di separazione che caratterizza
gran parte del pensiero moderno.
L’uomo sempre di più sta prendendo coscienza del suo posto nell’universo e della sua capacità,
sia come singolo che come collettività, di creare la propria realtà. Siamo convinti che questa
presa di coscienza raccontata nel documentario aprirà le porte a un inedito modo di interpretare
la realtà e stimolerà un nuovo spirito critico sul presente, generando un migliore e più
luminoso domani per le generazioni presenti e future.

Cattolicesimo vs religioni orientali

Quello che non mi piace della chiesa cattolica è il suo atteggiamento paternalistico, che puo' andare bene finche' si tratta di guidare dei bambini ma che non da' risposte precise alle istanze di consapevolezza piu' profonde dell'uomo. Il nocciolo del problema è che il cammino di consapevolezza spirituale, la cosidetta ricerca della verità, è soprattutto un percorso di carattere individuale, personale e non collettivo. D'altro canto la trasmissione della saggezza spirituale dovrebbe essere un qualcosa di diffuso, popolare, da bocca a orecchio per intenderci, e non un qualcosa di centralizzato e monopolistico.

mercoledì 11 novembre 2015

Pillole di buddismo...

La vita è una scuola i cui livelli di apprendimento sono scanditi dal tempo. Ma la verità è che noi (o meglio le nostre anime) viviamo in un ETERNO PRESENTE. Da esseri umani, in quanto titolari di un corpo fisico mortale, anche se ci da fastidio ammetterlo, in fondo lo sappiamo che il tempo è un illusione, solo che l'abbiamo dimenticato. Come abbiamo dimenticato anche tutte le nostre esperienze di vita precedenti. Questo oblio si verifica nel momento del reset dell'ultimo stato di bardo che l'anima sperimenta prima di reincarnarsi...

mercoledì 30 settembre 2015

CORRADO MALANGA onde letali,scie chimiche,haarp,ghiandola pineale 2007

Stati di Coscienza

Onde Cerebrali e Coscienza

Le onde cerebrali, come tutte le onde, vengono misurate in due modi. Il primo è la frequenza, o velocità degli impulsi elettrici. La frequenza viene misurata in cicli per secondo (cps o HZ), che vanno da .5cps a 38cps. La seconda è l’ampiezza, o quanto è potente un’onda cerebrale. Le onde cerebrali si dividono in quattro categorie: Beta, Alfa, Theta e Delta. Quando accediamo al sé multidimensionale siamo in grado di utilizzare una combinazione di tutte e quattro.

ONDE BETA

Le onde Beta rappresentano la capacità di elaborare coscientemente i pensieri. Trascorriamo la maggior parte dei momenti di veglia nelle onde Beta, in cui le onde cerebrali pulsano fra i 13 e i 39 cicli per secondo. In questo stato, l’attenzione è focalizzata sul mondo esterno di tutti i giorni. Siamo ampiamente focalizzati sull’attività logica e sequenziale dell’emisfero cerebrale sinistro, perché il cervello è intento nell’elaborazione di innumerevoli informazioni che arrivano attraverso i cinque sensi.

Se tutte queste informazioni non fossero messe in un certo ordine, saremmo confusi e sopraffatti. La voce del nostro sé interiore può essere ancora udita debolmente, ma è come cercare di parlare a qualcuno in un aeroporto chiassoso e gremito. Potreste riuscire a sentire, ma è difficile capire quello che viene detto.

Le onde Beta contribuiscono alla stimolazione di pensiero e azione. La maggior parte dell’educazione attuale è conformata alle onde beta ed è caratterizzata dal pensiero logico, analitico e intellettuale e dalla comunicazione scritta o verbale. Nella vita quotidiana le onde Beta sono predominanti. Senza di loro non saremmo in grado di funzionare nel mondo esterno.


ONDE ALFA

Le Onde Alfa hanno la capacità di fare da ponte tra la mente conscia e quella inconscia/superconscia, di avere un vivido immaginario e una consapevolezza rilassata e libera da pregiudizi. Quando ci rilassiamo completamente, scivoliamo nelle onde Alfa, che spaziano dagli 8 ai 12 cps. Le onde Alfa hanno una frequenza più lenta delle Beta, ma hanno un’ampiezza maggiore. Una persona che si prende del tempo per riflettere, meditare o staccare da un’attività, spesso è in uno stato alfa. Quando ci concentriamo intensamente su un pensiero, un’emozione o un’attività, abbiamo meno stimoli a elaborare e il cervello può andare nelle onde Alfa. Con la coscienza delle onde Alfa, non siamo limitati dal tempo e dallo spazio, come invece accade quando siamo nelle Onde Beta. Questo libera l’organizzazione logica e sequenziale dell’emisfero cerebrale sinistro e ci permette di accedere a quello destro più creativo e intuitivo.

L’emisfero destro pensa con immagini e suoni non limitati dal linguaggio umano. A causa di questo, i pensieri, le sensazioni e/o le attività di solito in natura sono creative come danzare, scrivere, guardare una bella commedia o ascoltare musica gradevole. Ora ci sono meno distrazioni ed è più facile udire la voce interiore. È in questo stato che abbiamo i momenti “A-ha”. Molti artisti, scienziati e atleti, consciamente o inconsciamente, vanno a uno stato Alfa per realizzare la loro ispirazione e miglior performance.

Le onde cerebrali Alfa contribuiscono a un problem solving creativo, a un apprendimento accelerato, a un miglioramento dell’umore e a una riduzione dello stress. Introspezioni intuitive, situazioni creative, ispirazione, motivazione e sogni ad occhi aperti caratterizzano le onde Alfa. Queste onde sono rilassate, pur essendo vigili, quindi forniscono un ponte tra le menti conscia, inconscia e/o superconscia.


ONDE THETA

Le onde Theta sono la nostra creatività inconscia, l’ispirazione e la connessione spirituale. Le onde Theta, da 4 a 7 cps, sono associate con le più profonde esperienze di meditazione e creatività. Le onde Theta sono anche più lente delle Beta o Alfa e tipicamente hanno un’ampiezza ancor più grande. Quando restringiamo la focalizzazione principalmente al sé interiore, possiamo andare in onde Theta. In questo stato è difficile mantenere un contatto cosciente tra il corpo fisico e il mondo estero. Per mantenere questo stato di coscienza dobbiamo tenere fermo il corpo perché siamo così focalizzati sul mondo interiore che non sarebbe sicuro muoversi nel mondo fisico.

Di fatto, il semplice atto di aprire gli occhi o ascoltare il mondo esteriore potrebbe introdurre troppi stimoli e far slittare nuovamente la coscienza nelle onde cerebrali più veloci. Ci vuole un meditatore esperto per raggiungere questo stato, poi, ancor più pratica per portare le informazioni che otteniamo in questo stato alla nostra mente cosciente. Per ottenere questo, dobbiamo essere in grado di comunicare questa esperienza ai centri del linguaggio così da poterla “salvare” nella corteccia cerebrale.

Più spesso, questo stato Theta viene ottenuto soltanto quando si dorme e, come sappiamo tutti, è spesso difficile portare il ricordo dei sogni nella vita da svegli. Quando lo facciamo, è nel linguaggio simbolico e immaginario dell’emisfero destro, e non nel linguaggio logico e sequenziale dell’emisfero sinistro. È l’effetto ponte delle onde Alfa che può portare le percezioni delle onde Theta nella mente cosciente. Prendersi del tempo per rilassarsi quando ci si sveglia, o scrivere e/o disegnare dopo una profonda meditazione, può portare la memoria delle esperienze in Theta nei pensieri Beta.

Le onde cerebrali Theta contribuiscono a una profonda pace interiore, a verità mistiche, alla trasformazione di credenze limitanti inconsce, alla creazione di una qualità migliore della vita, alla guarigione fisica ed emozionale, e a trovare lo scopo e la qualità della vita. Sono caratterizzate da una sorta di sapere che si sente come saggezza interiore, fede, meditazione, abilità psichiche e il recupero di materiale inconscio.


ONDE DELTA

Le onde Delta sono la nostra empatia superconscia, l’interazione e la connessione radar con la nostra piena percezione multidimensionale. Le onde Delta hanno la più grande ampiezza e la frequenza più lenta. Di solito vanno dai .5 ai 4 cps. Non scendono mai a zero, perché ciò significherebbe che siamo morti. In questo stato di coscienza il corpo è nella modalità “letargo”. Di fatto, spesso le onde Delta vengono associate allo stato di coma. Yogi esperti possono raggiungere questo stato coscientemente. Quando sono in Delta, sono in grado di regolare la temperatura corporea e il battito cardiaco. Possono persino sembrare morti, ma sono in grado di rianimarsi.

Le onde Delta sono il livello più profondo del sonno senza sogni in cui il corpo si chiude. È in questo stato che il corpo può completamente concentrarsi sulla guarigione e la crescita. Le onde cerebrali Delta contribuiscono alla guarigione miracolosa, alla conoscenza divina, all’essere interiore e alla crescita personale, alla rinascita, al recupero dal trauma, all’essere-uno con l’universo (samadhi) e alle esperienze di pre-morte. Le onde Delta forniscono intuizione, sintonizzazione empatica e introspezione istintiva.


CAMBIARE LE ONDE CEREBRALI

Quando ci addormentiamo il cervello cambia marcia e le onde cerebrali iniziano a rallentare. Partiamo da Beta, poi scendiamo in Alfa, Theta e Delta. Quando ci svegliamo, le onde si invertono: Delta, Theta, Alfa e infine Beta. Proprio come riusciamo a cambiare le onde inconsciamente nel sonno, possiamo imparare a farlo quando siamo svegli.


    Per mantenere il cervello in uno schema operativo Beta, possiamo determinare di restringere la focalizzazione a poche cose alla volta e di scegliere di non permetterci di abbandonarci a pensieri ossessivi o che ci fanno provare paura.

    Per indurre le onde Alfa, possiamo riservarci del tempo per rilassarci, riflettere sulla nostra vita e godere della nostra creatività.

    Per indurre le onde Theta, possiamo meditare e/o pregare e porre la nostra focalizzazione totale sul Sé interiore su base ritmica regolare.

    Per indurre le onde Delta, possiamo dormire molto, “Lasciare andare e permettere Dio” (in inglese: “Let go and let God”), e abbandonarci alla nostra Anima.


È importante concedersi del tempo, almeno da tre a cinque giorni la settimana, da trascorrere dentro di noi con il nostro SÉ.

Se riusciamo a riservare questo momento speciale, possiamo imparare a ottenere una maestria cosciente sui nostri pensieri ed emozioni mentre viviamo la vita di tutti i giorni. Possiamo poi renderci conto che scegliamo la nostra coscienza, scegliendo i pensieri e le emozioni che lasciamo permanere nella mente. Se permettiamo alla paura di dettare il nostro pensiero e ci abbandoniamo a sensazioni di paura, la nostra coscienza sarà schiacciata dagli innumerevoli stimoli intorno a noi che sostengono questa scelta di paura.

Le onde Beta poi diverranno più rapide e irregolari mentre la nostra consapevolezza saetta da nemico a nemico come un coniglio spaventato. Tuttavia, noi non siamo conigli. Noi abbiamo la capacità di calmare i pensieri e di rilasciare la paura focalizzandoci sull’amore e facendo appello alla guida superiore per avere protezione e saggezza. Questo focus interiore abbassa istantaneamente le nostre onde. Con la pratica, possiamo imparare a fare alcuni respiri profondi e invitare la nostra guida e/o cantare o visualizzare il nostro mantra.

Un mantra è un’immagine visiva interiore o esteriore e/o una frase positiva che può essere usata per filtrare e lasciar fuori la paura e i pensieri negativi. Per esempio, un mantra visivo può essere un’immagine simbolica di un luogo preferito, una persona cara, o un cucciolo che evoca una sensazione positiva di pace e amore. I mantra verbali funzionano meglio se in prima persona, tempo presente. Per esempio: Sto raggiungendo il mio obbiettivo. Se il mantra è al tempo futuro (Raggiungerò il mio obbiettivo) può essere come una carota appesa a un bastone che mai si raggiungerà. Un mantra viene utilizzato per “tagliare” pensieri e sentimenti negativi spostando la focalizzazione dai pensieri e/o sentimenti negativi al mantra positivo.

Quando riceviamo pensieri e sentimenti che incutono paura, sia dal mondo esterno che interiore, possiamo usare il nostro mantra per riottenere l’equilibrio con amore. È meglio se scegliamo un mantra associato alla paura. Per esempio, se la paura è che non realizzeremo il nostro obbiettivo, il mantra visivo è un’immagine di noi che lo otteniamo, il mantra verbale è “Sto realizzando il mio obbiettivo” e la sensazione è associata alla realizzazione di quell’obbiettivo.

Se riusciamo a identificare la paura prima che sia amplificata dalla nostra attenzione conscia o inconscia, possiamo prenderci un momento per chiudere gli occhi (limitare la nostra focalizzazione), fare un respiro profondo (respirare attraverso la paura), e visualizzare un’immagine che è l’antidoto alla nostra paura (scegliere un altro “canale”) mentre pronunciamo il mantra verbale e lasciamo che positive sensazioni d’amore prevalgano sulla paura. Una volta riottenuta la posizione nell’amore, possiamo osservare nuovamente la paura da un sé obbiettivo. Questa paura ci sta dando un avvertimento? Se lo fa, possiamo ascoltare l’avvertimento, agire appropriatamente e rilasciare la paura.


RIASSUNTO

Le diverse onde cerebrali sono simili ai canali della radio. La mente è l’onda portante che trasporta il messaggio dal sé multidimensionale che si trova negli studi di trasmissione (dimensioni superiori). Tutte le stazioni (onde cerebrali) inviano i loro messaggi SEMPRE e noi riceviamo ogni “canale” su cui ci sintonizziamo. Quando impariamo a calibrare la coscienza alle diverse onde cerebrali, impostiamo aspettative e percezioni alla realtà che vibra a quella lunghezza d’onda. Per esempio:

La “realtà beta” è una delle molte decisioni e azioni e le percezioni sono calibrate principalmente nella terza dimensione.

La “realtà alfa” è quella della creatività, del focus artistico e del rilassamento e le percezioni includono la quarta dimensione insieme alla realtà tridimensionale.

La “realtà theta” è profondamente spirituale e introspettiva e le percezioni sono principalmente di quarta e quinta dimensione.

La “realtà delta” è focalizzata sulla realtà non-fisica e le percezioni provengono dal corpo di Luce – il nostro Sé Superiore. Quando ricordiamo la nostra coscienza multidimensionale, saremo in grado di vivere tutte le realtà insieme.

Anche se il cervello è la radio, è meglio lasciare che sia il Chakra del Cuore a scegliere il canale. Nel mondo e nella nostra psiche c’è molta paura. Uno degli aspetti più difficili per imparare a usare le percezioni multidimensionali è differenziare la paura che è un avvertimento dalla paura che è paranoia. Se riusciamo a imparare a percepire la realtà attraverso il Chakra del Cuore, la paura sarà limitata alle paure d’avvertimento. Poi possiamo imparare ad ascoltare l’AMORE.


Originale in inglese: http://www.multidimensions.com/Conscious/con_body_states.html
Tradotto da Susanna Angela per Stazione Celeste
www.stazioneceleste.it

giovedì 25 giugno 2015

Dispute tra divinità

Ritengo che il grosso della faccenda, ovvero le dispute di questo mondo, nascano e avvengano soprattutto su un altro livello dimensionale e che le guerre tra esseri umani siano in realtà originariamente guerre tra le varie divinità (e/o demoni) presenti sulla terra, che si contendono il predominio sulle creature primitive che lo abitano, cioè noi, ovvero la devozione e obbedienza umane, siano esse elargite consapevolmente da una minoranza di esseri connessi col tutto o inconsapevolmente per quanto riguarda tutti gli altri. Insomma noi esseri umani, in forma maggioritaria, siamo da sempre marionette inconsapevoli manovrate da fili invisibili per scopi a noi in larga parte reconditi, di cui ci sfugge il continuum logico a causa della temporaneità e brevità delle nostre vite terrene. Provate a pensare alla bomba di Hiroshima. Vuoi che nessuna divinità, nella sua onnipotenza, non sarebbe stata in grado di fermare quella strage se solo avesso voluto farlo, se essa fosse stata solo un proposito umano benchè di proporzioni disumane? Io non credo. Sotto ci dev'essere dell'altro. Quale guida, essere di luce, angelo o demone suggerì all'orecchio di Einstein quell'intuizione che una volta sviluppata in linguaggio matematico fu la base dei successivi studi scientifici sul bombardamento dell'atomo? 

sabato 7 febbraio 2015

Tra il bene e il male tu cosa sceglieresti?


Sembrerebbe una domanda retorica, e scommetto che tutti si affretterebbero convinti a rispondere: il bene. In realtà, il vero valore per gli esseri umani è l'equilibrio tra i due, lo sanno bene i cultori delle filosofie orientali. Avete mai sentito la frase che il male non si sconfigge con altro male ma facendo il bene, o piu' precisamente, con una dose superiore di bene? Lo hanno affermato dottori della Chiesa come San Paolo nel Vangelo, Sant'Agostino, ma anche Giovanni Paolo Secondo o lo stesso Gesù, che in primis lo ha testimoniato con il grande esempio di santità che è stato la sua vita. A volte è Dio stesso ad avvalersi di Satana per scuotere, mettere alla prova l'uomo, come passo essenziale per realizzare il suo fine ultimo di bene, come testimoniato ad esempio dall'episodio biblico delle terribili prove a cui viene sottoposto Giobbe. A volte sotto una bella facciata di bene si nasconde il male, o meglio la lotta quotidiana, interiore contro di esso. Proprio per questo a volte cerchiamo di mostrarci al mondo altamente magnanimi e generosi, per nascondere il male, la rabbia, l'egoismo, l'insensibilità che portiamo dentro. E avviene anche il contrario, ovvero che dietro una facciata di malvagità e barbarità si nasconda in realtà un animo gentile. Dobbiamo essere accorti quindi, vedere oltre le apparenze, andare in profondità prima di giudicare. Il rendersi conto della presenza di un buon equilibrio nell'altro è già un punto di partenza per valutarlo positivamente. Avete presente quelle persone che improvvisamente uccidono il partner o un familiare e tutti quanti a dire che non se lo sarebbero mai aspettato, che sembravano delle bravissime persone, sempre cortesi e sorridenti con tutti? Ecco, questo è il classico caso di lotta nascosta, interiore tra bene e male che avviene dentro ognuno di noi, senza che di solito ce ne accorgiamo...Amettiamolo quindi, non esistono santi assoluti o buoni assoluti, ma solo esempi saltuari di bontà...Come non esistono malvagi assoluti, ma solo persone non in equilibrio...Insomma, siamo tutti Dottor Jeckill e Mister Hide al medesimo tempo, tutti quanti!  

domenica 4 gennaio 2015

Il vero progresso dell'umanità...

Finora l'essere umano, specie in Occidente, ha conosciuto e utilizzato solo 2 modalità per cambiare in fretta la storia: le bombe e i soldi! Per il resto il progresso dell'umanità si è rivelato il piu' delle volte un lento, paziente e spesso inutile cammino...Tuttavia l'uomo sembra non essere cosciente o non considerare che esiste anche una terza opzione per accellerare la storia: cambiare se stesso in profondità, attraverso la meditazione, entrando in contatto con il proprio io superiore, che a sua volta è parte integrante dello spirito universale.

giovedì 1 gennaio 2015

I veri cristiani sono persone sensibili...

I veri cristiani sono persone sensibili che sentono di dover difendere la vita, sotto ogni forma questa si manifesti (anche animale, quindi), poichè ogni essere vivente è frutto ed essenza incarnata dell'amore di Dio...

Una persona troppo sensibile fa molta fatica a vivere in questo mondo spietato, a meno che non si chiuda e rifugi in una specie di nicchia, nell'arte ad esempio, o nella religiosità. Persino per un etereo angelo pleiadiano la vita non sarebbe facile su questa terra. L'unica cosa che sorregge gli animi sensibili è l'immensa FORZA DELL'AMORE. "Date a Cesare quel che è di Cesare - diceva Gesu' - e a Dio quel che è di Dio". Potremmo sostituire la parola Cesare con la parola Satana e sarebbe la stessa cosa. Ovviamente ai suoi tempi Gesu' non avrebbe potuto dire pubblicamente che Cesare impersonava Satana, lo avrebbero imprigionato o ucciso all'istante. Ma la dicotomia del mondo in cui viviamo è proprio questa, l'eterna lotta tra il bene e il male che si coniuga nel conflitto ontologico insanabile tra chi è di Dio e chi è del mondo.

Anche per questo motivo, alla parola prete o sacerdote preferisco la parola "pastore", perchè esprime piu' chiaramente ed intuitivamente chi sono i veri cristiani: delle pecore in un mondo di lupi, le quali hanno bisogno di una guida che le tenga unite, affinchè non siano sbranate e divorate. Questa guida è la chiesa, e non mi riferisco solo alla chiesa cattolica, ma a qualsiasi tipo di chiesa o comunità religiosa che faccia quadrato attorno ad alcuni principi morali basilari, che hanno a che fare principlamente con l'amore.


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