sabato 25 dicembre 2010

Natale!

“Caro Gesù Bambino, ti ringrazio per aver esaudito i miei desideri dell’anno scorso. Ti avevo chiesto di eliminare la fame nel mondo, ed infatti quelli che avevano fame sono quasi tutti morti.”
(Giobbe Covatta)

venerdì 17 dicembre 2010

Berlusconi - So di avere una certa età, lascerò Pdl ai giovani

Un conto è che B. lasci il PdL in mano ai giovani del partito, il che è legittimo, un altro conto è passare loro lo scettro del suo potere dittatoriale acquisito sull'Italia, come farebbe un feudatario che dispensa il potere ai suoi vassalli o ad un'oligarchia da lui scelta. Il Signor B. e i suoi compari si devono mettere in testa che l'Italia non è un loro patrimonio di famiglia, ma è di TUTTI gli italiani! Siamo ancora in democrazia, per diamine! Almeno credo!



L'IMPERATORE DELLA DISCORDIA
Sappiamo che gli piacerebbe tanto, ma "l'imperatore" Berlusconi non arriverà a dividere la torta Italia a spicchi per spartirla con pochi privilegiati, con quei giovani figli di papà e futuri leader della dittatura berlusconiana, a cui è demandato il compito di dividere e disperdere il movimento di protesta degli studenti. Ho l'impressione che non abbiamo ancora visto niente. E' vero, Berlusconi non mollerà tanto facilmente. E' molto MOLTO TRISTE dirlo, ma ormai sembra rimasto solo l'uso della forza, la guerra civile. Esiste un tempo in cui solo il fuoco può purificare. E che Dio ci aiuti. Se uno che è sempre stato un cattolico moderato, arriva ad affermare questo, vuol proprio dire che l'esasperazione sociale e politica in Italia ha raggiunto il culmine.

GIOVANI AVVERSARI POLITICI IN GIACCA E CRAVATTA CRESCONO
Di fronte alle ingiustizie, alla sofferenza di un mondo che si sta sgretolando, di fronte al pericolo di una guerra civile, di fronte ai cambiamenti climatici globali, in buona parte dovuti ad un modello di sviluppo che ha fallito, a dispetto dello sfruttamento delle risorse del pianeta da parte di una esigua minoranza di paesi ricchi, in oblio della soverchia potenza economica delle multinazionali,.....QUESTI se ne vanno ancora in giro in giacca e cravatta! Ma in che mondo vivono? Ah si, vero, nel mondo a colori delle reti Mediaset!
Un giovane si dovrebbe vestire da giovane, in maniera informale e creativa, dare importanza ai contenuti più che alla forma, e non imitare quei vecchi signori ingessati e preoccupati che stanno ai vertici del potere. Altrimenti si nota subito che non sono spontanei, che c'è qualcosa che stona.
E infatti sono così insicuri questi giovani pidiellini che hanno bisogno di un leader di prestigio che li guidi. Così barattano la loro libertà con l'illusione del successo, con l'orgoglio di avere un capo carismatico al quale appoggiarsi e nel quale riconoscersi. Ma non si rendono conto che a quel punto il leader farà quello che vuole di loro. "Popolo della libertà" significa infatti libertà solo e unicamente per il premier: la libertà di fare quello che vuole in Italia.

giovedì 16 dicembre 2010

Fidel: "Nosotros pertenecemos a una hora decisiva del género humano"

Septiembre 28, 2010 - Aquel 28 de septiembre de 1960 yo regresaba de la ciudad de Nueva York, donde había participado durante 10 días en la reunión más importante que se había convocado hasta entonces. Allí tuve el honor de conocer a los más importantes líderes del campo socialista, entre ellos el Primer Ministro de la URSS Nikita Sergueiev Jruschov y a un grupo de los líderes más prestigiosos del Tercer Mundo.

lunedì 13 dicembre 2010

Mega centrali ENEL in Patagonia. Fiumi deviati e acqua privatizzata

di Marta Ragusa

“Dacci oggi la nostra acqua quotidiana”, questo il titolo di una lettera pastorale redatta sotto forma di saggio teologico-scientifico da Luis Infanti De La Mora, vescovo di Aysén, umidissima regione della Patagonia cilena. A partire dal 2014 due dei più importanti fiumi di questa zona, il Pascua e il Baker, dovrebbero essere coinvolti nella costruzione di cinque enormi centrali idroelettriche (per un totale di 2750 MW). Il progetto si chiama HidroAysén, l’impresa che lo ha maturato è ENDESA, la cui principale azionista oggi è l’italiana ENEL. La lettera di Luis Infanti, nato a Udine ma trapiantato in Cile da 35 anni, è stata letta durante l’Assemblea degli azionisti ENEL avvenuta a Roma lo scorso aprile; l’intento del vescovo italo-cileno non è stato solo quello di opporsi al mega progetto ma anche quello di invitare ENEL a restituire allo Stato cileno i diritti di sfruttamento dell’acqua dei due fiumi patagonici che ENDESA aveva acquisito grazie a una speciale legge, il Código de Aguas, promulgata nel 1981 in piena dittatura Pinochet. Numerose organizzazioni internazionali forniscono il loro appoggio al “Consejo de Defensa de la Patagonia chilena” che, tra l’altro, ha accusato ENDESA di violazione dei diritti dei popoli di fronte al Tribunale Permanente dei Popoli, radunatosi a Madrid lo scorso maggio. Secondo il “Consejo” il progetto HidroAysén avrebbe delle conseguenze fatali per l’ambiente, uno dei più incontaminati del pianeta, e per la sua popolazione. Visto che attualmente la società maggiormente implicata nel progetto è italiana, la campagna “Patagonia sin represas” è sbarcata anche in terra nostra: “Patagonia senza dighe” è stata lanciata lo scorso 21 settembre a Roma da Juan Pablo Orrego, coordinatore internazionale del “Consejo”. Ad accompagnarlo durante i vari incontri informativi, la voce e la chitarra di Angel Parra, figlio di uno dei simboli della tradizione musicale cilena, Violeta Parra (1917-1967). Intanto il progetto HidroAysén, a causa dell’ennesimo rinvio per la revisione della valutazione di impatto ambientale, è rimasto arenato nonostante la visita e le pressioni sul governo esercitate dell’Amministratore Delegato ENEL, Fulvio Conti.

Lo straordinario paesaggio naturale della Patagonia cilena,
 d'una bellezza mozzafiato unica al mondo,
verrebbe irrimediabilmente deturpato dalle dighe
 che l'Enel, attraverso la propria multinazionale,
intende costruire in Cile.
 Il popolo cileno non le vuole e si sta ribellando.
E noi, non ci ribelliamo?
 Quando ho sentito che l'Enel aveva una multinazionale
 e che faceva queste cose, quasi non ci credevo.
 E per la prima volta mi sono sinceramente
 vergognato di essere italiano.
Mentre i potenti decideranno se dare il via o meno alla costruzione di uno degli impianti idroelettrici più grandi del mondo (di certo quello che prevede la più lunga linea per il trasporto dell’energia elettrica), il Cile resta pur sempre il Paese in cui le risorse idriche sono fra le più privatizzate. In pratica ogni fiume dell’affascinante terra patagonica appartiene a una grande multinazionale che la sfrutta secondo le proprie finalità commerciali. A garantire la legalità di questa consuetudine, il già citato Código de Aguas che, oltre a certificare il pieno diritto dell’utilizzo delle acque del Paese, elargisce paradossalmente anche il diritto del “non uso” dell’acqua. E infatti, le società che decidono di investire nella costruzione delle centrali, secondo questa legge, non “consumano” le risorse acquifere, semplicemente ne deviano il corso, rimettendole continuamente in circolo.
 

La falsa democrazia

Il popolo è la figura retorica più tirata in ballo dai politici. "Il popolo mi ha scelto" ha sbraitato oggi Berlusconi. Il popolo in realtà non ha scelto nessuno, tanto meno lui, ogni parlamentare è stato "nominato" e non votato. I parlamentari così "nominati" hanno votato il presidente del Consiglio, che quindi non è stato eletto dal popolo, ma dalla casta. Il popolo e la sovranità popolare sono delle bestemmie in bocca a questi politici abusivi che vivono di soldi pubblici. Se si andrà alle elezioni incasseranno in un colpo solo i finanziamenti elettorali di tre legislature complete, anche se le ultime due sono state interrotte dopo un paio d'anni e non cinque. Domani ci sarà il voto di fiducia, ma il popolo rimarrà fuori dalla porta. E' una resa dei conti interna tra soci. Chiunque vinca, il popolo ha già perso, anzi, non ha mai partecipato e si sta incazzando.


Fonte

domenica 12 dicembre 2010

Nigel Farage y el colapso del euro

El proyecto euro está a punto del colapso.

WikiLeaks revela que EE.UU conspira contra la Misión Barrio Adentro de Venezuela

Por medio de “facilidades” de viajes a Miami, el Gobierno estadounidense pretendía que los médicos que laboran en este proyecto social humanitario se interesaran en los “beneficios” otorgados y por ende, renunciaran a la faena que ejercían en territorio venezolano.

5 Diciembre 2010 - Un documento secreto filtrado por WikiLeaks, reveló que desde 2009 Estados Unidos (EE.UU) ha intentado perjudicar el progreso de la misión médica cubana destacada en el programa social Barrio Adentro, para desprestigiar a los Gobiernos de Venezuela y Cuba.

En el texto, que tiene fecha del 6 de abril del año pasado, se reseña la aplicación desde la Embajada estadounidense en Caracas del programa de Libertad Condicional para los Médicos Cubanos Profesionales (CMPP, por su sigla en inglés), que con la aprobación del presidente George W. Bush, estimulaba la deserción de médicos cubanos por medio de “facilidades” de viajes a Miami.

“Entre 2006 y 2007 la Embajada (de EE.UU) en Caracas facilitó el viaje a Miami a los que aplicaban para el programa, mediante la emisión de cartas de transporte, que autorizaban a cubanos a abordar aviones especiales de Estados Unidos”, reseña el cable de WikiLeaks.

La finalidad de esta acción del Gobierno estadounidense, es que los médicos que estaban laborando en Venezuela con este proyecto social humanitario se interesaran en los “beneficios” otorgados y por ende, renunciaran a la faena que ejercían en territorio venezolano.

Según esa norma del Departamento de Seguridad Nacional de EE.UU, médicos, terapistas físicos, técnicos de laboratorio, enfermeros, entrenadores deportivos y otros pueden recibir un tratamiento especial de las embajadas norteamericanas en cualquier parte del mundo, facilitándoles una vía rápida para entrar a Estados Unidos.

En el texto también se explica que el consejero político de la Embajada de EE.UU en Caracas, Francisco Fernández, reconoció la aplicación del programa en Venezuela desde el 2006, sin embargo, el año siguiente, las autoridades venezolanas de inmigración descubrieron la operación y como respuesta comenzaron a negar visas y vuelos para los médicos cubanos.

El documento de WikiLeaks no especifica que el plan ha sido concluido, sino todo lo contrario, alerta sobre la “intención vigente” que tiene EE.UU de adquirir para su población especialistas de salud altamente calificados, y a su vez politizar la emigración de los profesionales cubanos para satanizar a la Isla.

Por otro lado, contra Venezuela, el plan estadounidense añadía el blanco adicional de “minar la Misión Barrio Adentro”, con el fin de desprestigiar así el programa social de salud impulsado por el gobierno de Hugo Chávez, que desde el 2003 ofrece servicios en las zonas más pobres de Venezuela, con la ayuda de Cuba.

En el año 2008, la Oficina Nacional de Estadísticas de la isla, publicó que entre 1959 y el 2008 se graduaron en el país más de 800 mil profesionales, incluyendo médicos, no obstante, debido a la política conocida popularmente como “robo de cerebros”, aplicada por Estados Unidos, un porcentaje significativo de la población ha emigrado luego de obtener el título de profesional.

El domingo pasado, el sitio especializado en publicar informes anónimos y documentos con contenido sensible en materia religiosa, corporativa o gubernamental, WikiLeaks, anunció la filtración de al menos 250 mil documentos de comunicaciones entre el Departamento de Estado de EE.UU. y sus embajadas alrededor del mundo.

La mayoría de los escritos revelan que las legaciones diplomáticas de Estados Unidos en América Latina y otros países funcionan como centros de vigilancia por órdenes del Departamento de Estado.

Reconocidos analistas internacionales como el estadounidense James Petras, han señalado la necesidad de investigar estos archivos, porque puede que “los documentos filtrados en WikiLeaks hayan sido seleccionados para beneficiar a unos países y perjudicar a otros”.

En entrevista con teleSUR, Petras se preguntó por qué WikiLeaks no saca a la luz prácticas de espionaje que EE.UU. realiza para asesinar, y expresó que es curioso que “por lo menos, hasta ahora, WikiLeaks no está presentado más cables que revelan sobre las prácticas norteamericanas, por ejemplo prácticas de asesinos israelíes que colaboran con la CIA (Agencia Central de Inteligencia)”.

Por otro lado, la abogada estadounidense Eva Golinger, denunció que los documentos del Departamento de Estado filtrados y divulgados por WikiLeaks son editados y publicados por la prensa según su política editorial, y por ende, hizo un llamado para la que los interesados realizaran las consultas directamente en el sitio web, pese a que “sufre de ciber ataques de las diferentes agencias de Estados Unidos”.

“Cada periódico ha seleccionado los que ellos quieren publicar y editan los documentos acorde a los que son sus políticas editoriales (…) es mejor ir directamente a los documentos originales que verlos a través de un análisis realizado por un medio de comunicación parcializado”, advirtió.


Fonte

Per riflettere: aforismi su comunismo e capitalismo

SPERO DI ESSERE PRESTO SMENTITA MA I FATTI FINORA HANNO DIMOSTRATO CHE UN BUONA META' DEGLI ITALIANI NON HA ANCORA IMPARATO NIENTE DALLA STORIA, DALL'ESPERIENZA DI ALTRI PAESI, DALLA CULTURA UNIVERSALE. CHE SIA PERCHE' LEGGONO POCO? O PERCHE' NON RIFLETTONO ABBASTANZA IN PROFONDITA' SU CIO' CHE SUCCEDE NEL MONDO? SARA' PERCHE' NON HANNO UNA COSCIENZA ABBASTANZA SVILUPPATA O CHE SONO TROPPO EGOISTI? NON SO IL PERCHE' PERO' SO CHE E' UN VERO PECCATO NON CAPIRE QUANDO LA STORIA NECESSITA DI UN CAMBIAMENTO RADICALE!


La libertà senza socialismo è privilegio, ingiustizia; il socialismo senza libertà è schiavitù, barbarie.
(Michail Bakunin)

Ogni vero uomo deve sentire sulla propria guancia lo schiaffo dato a qualunque altro uomo.
(Che Guevara)

Dicono che noi rivoluzionari siamo romantici. Sì, è vero, ma lo siamo in modo diverso, siamo di quelli disposti a dare la vita per quello in cui crediamo.
(Che Guevara)


Uno schiavo che non ha coscienza di essere schiavo e che non fa nulla per liberarsi, è veramente uno schiavo. Ma uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che lotta per liberarsi già non è più schiavo, ma uomo libero.
(Lenin)


Essere comunista vuol dire osare, pensare, volere e avere il coraggio delle proprie convinzioni.
(Vladimir Mayakosky)


Il comunismo non è una dottrina ma un movimento; non muove da princìpi ma da fatti.
(Marx-Engels)


Il modo di produzione della vita materiale condiziona, in generale, il processo sociale, politico e spirituale della vita. Non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere, ma è, al contrario, il loro essere sociale che determina la loro coscienza.
(Karl Marx - "Introduzione a Per la Critica all'Economia Politica")


Il salario è determinato dal conflitto tra capitalista e operaio.
(Karl Marx "I Manoscritti Economico-Filosofici del '44")


Al pari del buddhismo, il socialismo è stato un movimento di massa "religioso", il quale, pur parlando in termini secolari e atei, mirava alla liberazione dell'umanità dall'egoismo e dalla brama di possesso.
(Erich Fromm, "Avere o essere", 1976)

La lotta alla miseria deve essere condotta dal Governo, mentre la ricerca della felicità deve essere lasciata all'iniziativa privata. In altre parole bisogna essere socialisti al vertice e liberi imprenditori alla base.
(Karl Popper)

mercoledì 8 dicembre 2010

Ricordando John Lennon

Esattamente 30 anni fa a New York moriva John Lennon. Per la sua epoca fu considerato un ribelle, eppure non un rivoluzionario, tanto che anche oggi, nell'era della New Age, il suo insegnamento risulta ancora valido ed attuale. Il suo attivismo per la pace, infatti, partiva da una "pulizia" interna della mente e del cuore che ciascun essere umano deve compiere a livello individuale ancor prima che aderendo passivamente ad un movimento politico collettivo, in un prioritario percorso di sensibilità e consapevolezza del sè. Egli era oltre e al di là delle più moderne idee e ideologie della sua epoca, e forse solo ora, avendone smascherati gli inganni, ci rendiamo conto a pieno del significato di verità delle parole di una delle più grandi anime del '900.



A Tribute to John Lennon
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