Discorso di Papa Francesco sulla misericordia umana e diritto all'autodifesa...

Signor Papa, per la Chiesa il male esiste o non esiste nel mondo? Va combattuto, o no? O va assecondato, ignorato come se non esistesse? Se va combattuto, allora perchè non dovremmo reagire quando ci fanno violenza? E' indubbiamente vero che se non si reagisce alle provocazioni, queste prima o poi ritornano al mittente, riversando il loro veleno su quest'ultimo. Ma a tutto c'è un limite, poichè siamo umani e la nostra pazienza, per quanto grande, non è mai eterna.

Ci sono vari gradi di violenza. Se si tratta solo di offese, ok, si possono ignorare, ci si puo' girare dall'altra parte porgendo l'altra guancia, come ci ha insegnato Gesu'. Ma il diritto all'autodifesa o alla difesa del nostro prossimo, specie se piu' debole, è sacrosanto, altrimenti il male imperverserà indisturbato su questo pianeta. E infatti il male è andato crescendo sempre piu' nel mondo, anche per colpa della vostra dottrina, che asseconda la violenza degli oppressori e la codardia degli oppressi!

La misericordia umana, il dialogo, in un mondo ideale o moderatamente civile ha senso. Ma quando si ha a che fare con delle bestie assatanate, quando non funziona la carota occorre usare il bastone, metterle al loro posto con forza e decisione. Smettiamola con questi errori di interpretazione del Vangelo, con questa ipocrisia. Gesu' si arrabbio' duramente contro i mercanti del tempio, che per lui rappresentavano un'offesa a Dio. E chi fa del male, chi usa la violenza per sopraffare gli altri, non offende forse Dio oltre che gli uomini?

Quindi ci sono casi e casi, non si puo' predicare la misericordia umana tout court, in termini generici, perchè è fuorviante. La misericordia pura è solo di Dio, solo Lui sa usarla con vero senso di giustizia, l'uomo temo di no.  Sono d'accordo che il cancro della violenza e della sopraffazione va estirpato, ma se non ha funzionato l'educazione da piccoli, come puo' la misericordia umana, la magnanimità da adulti funzionare? Sono invece d'accordo in pieno sul perdono, che è imprescindibile, soprattutto per non fare del male a noi stessi quando siamo stati vittime di violenza, per non far crescere in noi il seme tossico della vendetta, della rabbia e del rancore.