martedì 2 novembre 2010

RICORDANDO PASOLINI

Il 2 novembre 1973 veniva assassinato Pier Paolo Pasolini all'idroscalo di Ostia, ad oggi i veri sicari materiali e i mandanti del delitto incredibilmente non sono ancora stati individuati, nonostante varie richieste di riapertura del caso da parte di Veltroni e Alfano. Pasolini il poeta, il regista, il commediografo, l'intellettuale di sinistra, l'omosessuale, il profeta della decadenza dei nostri tempi...I suoi libri vengono letti in quasi tutti i paesi del mondo, tranne, forse, in Italia, dove i giovani di oggi lo conoscono ben poco. Ma cosa caratterizza il messaggio di Pasolini? A parte il talento dell'artista, quello che mi colpisce di più della sua figura e del suo messaggio scritto e audiovisivo, è la grande e purtroppo inascoltata intelligenza che unita all'intuito d'artista ne facevano una specie di marziano per i suoi tempi. Tempi di cui fece quasi la radiografia grazie ad una profonda lucidità d'analisi e di vedute, l'apertura mentale e la capacità di visione profetica a fronte della cecità della massa, cosa che gli tirò addosso gli odi di molti suoi contemporanei e non solo.
Le scelte sbagliate che in Italia sono state fatte negli ultimi 50 anni, l'irresponsabilità della classe politica e dirigente, l'illusione dell'edonismo nordamericano e del neoliberismo anglosassone, della finta libertà e democrazia, Pasolini nei suoi scritti le aveva già previste negli anni '70, ci aveva messo in guardia. Ma non ce ne siamo accorti perchè è successo tutto troppo in fretta...Insomma, va detto, noi italiani non abbiamo ascoltato una delle più grandi voci del nostro tempo, siamo cascati in pieno nella trappola e oggi ne vediamo i risultati nel disastro della nostra società civile.

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